Ripensare gli spazi e le modalità di lavoro è una risposta alle irrinunciabili esigenze di sicurezza e sostenibilità post-pandemia. La spinta a realizzare un Digital Workplace passa innanzitutto dal cloud: «knowledge sharing», «engagement» e «collaboration» sono paradigmi di lavoro realizzabili grazie agli artefatti tecnologici e agli strumenti resi accessibili dal cloud
“L’uscita dalla pandemia richiede risposte resilienti e capaci di ridurre l’esposizione a rischi e aumentare la sostenibilità ambientale e sanitaria dei sistemi socioeconomici”. Questa la sintesi della LVII riunione scientifica tenutasi on line lo scorso 27 maggio della SIEDS – la Società italiana di economia, demografica e statistica – dedicata al tema «La statistica al servizio della rinascita».
Soprattutto i team ICT e Facility sono sotto pressione per il forte impulso impresso dall’emergenza COVID-19 per l’adozione pervasiva dello smart working e dei servizi in cloud. Gli IT Manager si trovano a valutare quali, tra le funzioni e le tecnologie preesistenti in azienda, siano ancora adeguate e quali invece siano da aggiornare nella trasformazione digitale.
Il contenimento dei rischi e l’attenzione alla sostenibilità sono dunque aspetti di primissimo piano che le aziende devono includere nelle proprie strategie di ripartenza.
È il cloud la tecnologia che permette di facilitare la comunicazione e la collaborazione tra colleghi: quanto meglio (in termini di velocità e sicurezza) i dipendenti accedono alle risorse aziendali tanto meglio (in termini di produttività e soddisfazione) potranno lavorare e collaborare con i colleghi sempre più spesso collegati da remoto.
L’attivazione di tool di Cloud Collaboration è uno degli elementi che hanno garantino la business continuity in una situazione di emergenza mondiale così complessa come è la pandemia in corso. I dati relativi al primo periodo del coronavirus (Q2 2020), caratterizzato da vari lockdown in diversi paesi rivelano informazioni interessanti sulle reazioni delle aziende di fronte all’avanzata della pandemia: ad esempio, a marzo 2020 Microsoft annuncia 44 milioni di utenti giornalieri sulla piattaforma Teams, e solo in Italia le chiamate e le riunioni su Microsoft Teams sono aumentate in modo dirompente con un +775% in un solo mese (fonte: https://www.asit.it/covid-e-unified-communication/). .
Italtel propone da tempo soluzioni per il digital workplace, di cui lo smart working è divenuto una declinazione sempre più fondante, ed è certificata MS Teams (scopri di più). Italtel è perciò il partner ideale per implementare un digital workplace efficiente e sicuro che porta grandi benefici di carattere sia economico sia sociale ad aziende e lavoratori, abilitando il cambiamento necessario per una ripresa duratura.