Come l’IoT cambia il volto delle utility

Communication specialist

Le tecnologie IoT e lo sviluppo delle reti abilitano grandi innovazioni per le aziende e portano una serie di benefici nel percorso verso una maggiore sostenibilità ambientale ed economica. Questo è valido per molti settori, dal sanitario al manifatturiero, ma è particolarmente vero per gli operatori del comparto Utility.

Da alcuni anni la digitalizzazione è uno stream che pesa molto sui piani strategici delle utility, a tal punto che si stima che il mercato delle Smart Utilities raddoppi tra il 2022 e il 2025 a livello mondiale (fonte: Statista (2023)) e 3 utility su 4 nel mondo (in Asia, Europa e America) stanno implementando piani di digitalizzazione (fonte: Smart Energy International (2023)). Questi dati sono stati presentati nel corso del workshop IoT&Utility organizzato dall’Osservatorio IoT & Smart City del Politecnico di Milano.

Gli investimenti delle Utility riguardano principalmente la progettualità di reti telecontrollate, che possono realizzarsi con l’applicazione di droni e di sistemi di Intelligenza Artificiale, ma che in prima istanza prevedono la penetrazione dello smart metering nelle reti elettrica e del gas, e anche di quelle idriche.

Una infrastruttura evoluta è il requisito necessario per raccogliere e distribuire dati sfruttando le potenzialità dello smart meeting e consentendo un sostanziale miglioramento dei servizi forniti dalle utility. Italtel, che collabora con i principali operatori del settore delle utility, sta mettendo a loro disposizione la propria competenza e supportandoli nell’evoluzione tecnologica delle loro reti per la messa a punto di nuovi servizi. 

Smart metering: dispositivi sempre più diffusi

Gli smart meter sono contatori connessi che rappresentano l’ambito applicativo dell’Internet of Things per la misura dei consumi di elettricità, gas e acqua, la loro corretta fatturazione e telegestione. Questi dispositivi intelligenti forniscono informazioni precise sui consumi, utili non sono per gli utenti ma anche per i distributori stessi di energia.

In Italia, il mercato dello Smart Metering avanza rapidamente; sicuramente lo si deve agli obblighi normativi in ambito energetico ma, più in generale, uno dei principali motori di crescita è il risparmio energetico ed economico che queste soluzioni consentono.

Nel decennio scorso, in seguito alle delibere emanate dall’ARERA (Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente), le utility hanno avuto l’obbligo di mettere in servizio almeno 11 milioni di contatori gas telegestiti da remoto e 7 milioni di contatori elettrici di seconda generazione (altri 25 milioni sono previsti entro il 2031). Questa intensa attività di sostituzione ha portato l’Italia ad essere tra i primi paesi europei negli obiettivi di roll out. 

Contatori intelligenti: abilitatori di nuovi casi d’uso

I contatori intelligenti permettono di abilitare nuovi modelli di business. Se con i contatori elettrici di seconda generazione (2G) le utility ricevono il dato sui consumi energetici “chain 2″ con circa 48 ore di ritardo, grazie ai nuovi smart meter, le utility possono acquisire un ruolo sempre più importante all’interno della Smart Home, con la possibilità di raccogliere dati sui consumi energetici all’interno delle abitazioni in tempo reale (ogni 15 minuti o anche meno) e di abilitare quindi nuovi servizi per la casa smart.

Con l’inserimento di un dispositivo in grado di misurare il dato in tempo reale, ad esempio, si potrà avere la definizione di un numero maggiore di fasce orarie di energia rispetto alle 3 standard e la personalizzazione dell’offerta sulla base della valutazione del prezzo dinamico dell’energia, arrivando dunque a scenari in cui l’accensione della lavatrice potrà avvenire in corrispondenza di un flesso del prezzo in base ad un algoritmo di intelligenza artificiale.

Più in generale, nuovi dispositivi abilitano nuovi casi d’uso. L’IoT sta introducendo innovazioni significative per le Smart Utility in molteplici ambiti:

  • Monitoraggio avanzato dei consumi (energetici, gas, acqua, …) e delle condizioni di operatività (temperatura, pressione, …)
  • Ottimizzazione ed efficientamento delle reti e dei processi correlati al loro funzionamento
  • Automazione dei processi di elaborazione e distribuzione delle risorse, in funzione dei dati
  • Miglioramento di sicurezza e affidabilità delle reti di distribuzione
  • Integrazione di energie rinnovabili 
Una vera e propria rete interconnessa

Il panorama odierno delle utility va aldilà di “semplici” device. Se la sensoristica avanzata e innovativa favorisce il rilevamento di eventuali problemi (es., perdite, manomissioni), le tecnologie di comunicazione permettono l’invio di dati o messaggi di alert, creando una vera e propria rete interconnessa.

Tale rete di smart meter risulta affidabile grazie a comunicazioni wireless con tecnologie di fallback (soluzioni ibride). Nuovi paradigmi come quelli di eSIM e di SIM permettono una gestione remota dei profili utente, favorendo minori costi di gestione e maggiore sostenibilità, sia ambientale che aziendale. Con tale intelligenza a bordo, si assiste alla nascita di nuovi use case, dal monitoraggio batteria, al rilevamento di potenziali pericoli (es., terremoti, incendi,…) alla manutenzione predittiva.

Agli operatori si presenta così una grandissima varietà di tecnologie di trasmissione, che caratterizzano il livello fisico per la raccolta dei dati. All’interno di tale varietà, la soluzione più idonea può essere scelta in base a diversi criteri (distanza, costi, condizioni).

La coesistenza di differenti tecnologie non contrasta con l’interoperabilità dei sistemi informativi che gestiscono le informazioni raccolte. È possibile comunque garantire una standardizzazione e una gestione uniforme dei dati provenienti dai più diversi sistemi di raccolta.

 

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