Le reti 5G possono rappresentare il punto di svolta per riportare la competizione tra gli operatori telco e gli OTT.
Il motivo è che il 5G è una rivoluzione tecnologica delle reti e non una semplice evoluzione, come lo sono state invece il 3G e il 4G.
Due sono i fattori alla base del 5G: l’edge computing e lo slicing. Uno consente di elaborare i dati in modo più rapido ed efficiente, l’altro invece consente alle reti di riconfigurarsi dinamicamente a seconda delle necessità dello specifico servizio o applicazione.
Il 5G è una “piattaforma”: essa abilita servizi ad alto valore, servizi che fanno principalmente parte di tre grandi categorie: i video in HD, le applicazioni che necessitano di bassa latenza e i servizi di raccolta dati in ambito IoT.
Ed è proprio il fatto che il 5G sia una piattaforma abilitante i servizi che consentirà alle compagnie telefoniche, tuttora in affanno per la competizione con i big player OTT, di abbandonare un modello di offerta basato su voce-sms-giga, per tornare alle prestazioni ad alto valore aggiunto per il cliente finale.
Oltre il recupero di competitività delle telco, il 5G sarà la chiave per creare valore economico per l’intero sistema Paese. E L’Italia ha le carte in regola per diventare leader. Ma ancora sono questioni aperte gli aspettivi normativi e delle competenze.
Per saperne di più, leggi l’intervista “5G chance per le telco per competere alla pari con gli OTT” pubblicata su CorCom.
