Industria 4.0 – Come iperammortare le tue macchine

Head of Innovation

Industria 4.0 – Come ipeammortare le vostre macchine per beneficiare delle misure del Piano del governo Impresa 4.0?

23 ottobre 2018 –  L’iper ammortamento e il super ammortamento offrono un vantaggio importante per le aziende che vogliono investire in beni strumentali nuovi, materiali e immateriali, funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi verso il paradigma dell’Industria 4.0.

Ma vediamo nel dettaglio cosa riserva il Piano Impresa 4.0 (ex Industria 4.0) alle industrie e cosa fare per accedere alle agevolazioni previste.

Iniziamo dai numeri: per finanziare le iniziative di digitalizzazione delle imprese sono stati stanziati circa 10 miliardi di euro per il triennio 2018-2020.

Questi finanziamenti promuovono il percorso delle aziende italiane verso l’automatizzazione e l’interconnessione favorendo gli investimenti per l’innovazione e la competitività.

Il Piano si muove su 4 direttrici strategiche:

  1. investimenti innovativi 
  2. infrastrutture abilitanti
  3. competenze e ricerca
  4. awareness e governance

L’iperammortamento e il superammortamento sono strumenti importanti del Piano Impresa 4.0, a disposizione delle aziende interessate ad investire in beni strumentali nuovi, in beni materiali e immateriali (software e ICT) per la trasformazione tecnologica e digitale dei processi.

Vediamo ora nel dettaglio questi strumenti. Partiamo dalle differenze tra iper ammortamento e super ammortamento.

IPER-AMMORTAMENTO

L’iper-ammortamento riguarda i beni strumentali, cioè i beni necessari all’esercizio dell’attività stessa dell’impresa.

Pensiamo ad esempio alle fresatrici impiegate nel settore meccanico.

I beni strumentali possono essere iper-ammortati con un aumento dell’aliquota pari al 150%. Questo significa che è possibile iper-ammortare un bene strumentale al 250% se si rispettano due condizioni

La prima è che il bene sia acquistato entro il 31 dicembre 2018.

La seconda è che ci sia stato un pagamento in fattura pari al 20% del costo del bene sempre entro l’anno.

Per dare un ordine di grandezza, iperammortare un bene al 250% porta potenzialmente ad una riduzione fiscale netta del 36% sul valore del bene acquistato.

Facciamo un esempio pratico. Se acquistiamo una fresa meccanica di precisione per € 1.000, l’importo in ammortamento da considerare è di € 2.500, con un risparmio fiscale di € 600 e un costo netto di € 400.

SUPER-AMMORTAMENTO

Il super-ammortamento riguarda invece i beni immateriali, in particolare software e sistemi ICT. Questi beni possono essere super-ammortati con un aumento dell’aliquota del 30%.

Facciamo anche qui un esempio pratico. Se acquistiamo servizi di consulenza IT pari a € 1.000, l’importo in ammortamento da considerare è di € 1.400, con un risparmio fiscale di € 336 e un costo netto di € 664.

CRITERI DI ACCESSO

Vediamo ora quali sono i criteri di accesso all’iperammortamento.

In gergo, si parla di 5+2: 5 sono i criteri obbligatori e 2 sono quelli aggiuntivi e opzionali.

Un bene è iperammortabile se e solo se soddisfa il criterio del 5+2.

Entriamo nel dettaglio delle cinque caratteristiche obbligatorie che tutte le macchine devono avere per beneficiare dell’iperammortamento.

Prima di tutto le macchine devono essere controllate per mezzo di sistemi computerizzati

 

La seconda caratteristica comporta che le macchine si devono interconnettere ai sistemi informatici di fabbrica in modo da poter ricevere da queste informazioni pratiche ultili alla fase di produzione. Come ad esempio le informazioni cosiddette di part program
Il terzo criterio prevede che le macchine siano integrate in modo automatico col sistema logistico della fabbrica o con la rete di fornitura e/o con altre macchine del ciclo produttivo

 

La quarta caratteristica indica che le macchine debbano avere un’interfaccia tra uomo e macchina chiara e intuitiva

 

Infine viene richiesta la rispondenza ai più recenti parametri di sicurezza, salute e igiene del lavoro

 

Come dicevamo poco fa, i criteri del governo sono chiari e precisi e puntano a una reale digitalizzazione dei sistemi produttivi.

Facciamo l’esempio dell’acquisto di una macchina industriale come una fresatrice multimandrino.

Per soddisfare il secondo e il terzo criterio, quello dell’interconnessione, la macchina deve essere dotata di un PLC (Programmable Logical Computer) che ne controlla lo stato e i programmi in esecuzione.

Non è sufficiente collegare fisicamente la macchina alla rete mediante un cavo di rete.

Connesso infatti non significa collegato.

Connettere significa mettere in comunicazione i sistemi informativi di fabbrica con le macchine, e deve valere nei due sensi: l’obiettivo è garantire la bidirezionalità dello scambio di informazione tra due mondi che prima erano completamente scollegati.

Pensate allo scenario di una fabbrica interconnessa secondo i criteri del Piano Impresa 4.0

Una volta inserito un ordine di un cliente nel sistema gestionale, quest’ultimo è in grado di capire se mancano le materie prime e, nel caso, ordinarne istantaneamente l’acquisto al fornitore. D’altro lato, se le materie prime sono già disponibili in fabbrica, il gestionale manda in esecuzione la commessa, invia la ricetta di produzione, il part program, la lista di componenti della commessa sul plant industriale direttamente alle macchine. Durante la produzione, i sistemi informativi possono rilevare che il lotto produttivo sta per essere ultimato e di conseguenza intercettare lo spedizioniere, garantendo un tempo di deposito minimo in magazzino.

Considerate le macchine oggi presenti nelle fabbriche italiane: molte hanno già una parte di elettronica, ma non sono ancora realmente connesse ed è proprio questo l’obiettivo del Piano impresa 4.0.

In conclusione, un’infrastruttura abilitante è un ottimo investimento per le imprese, al fine di realizzare il sogno dell’Industria 4.0: integrare cioè tutto il processo, i sistemi informativi, produzione e spedizione dei prodotti, coinvolgendo l’intera filiera.

Si tratta di investire per crescere.

Guarda il video pubblicato sulla piattaforma Digital Academy di EY

 

 

Approfondisci cosa offre Italtel per l’Industria 4.0

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Gerardo Del Vecchio
Gerardo Del Vecchio has been in the information technology sector for over 15 years. Graduated in Pisa in Telecommunications Engineering, he has obtained two Executive Masters at Cefriel and MIP (Politecnico di Milano) . Thanks to his training, in Italtel he has had the opportunity to cover various roles in different company structures: from System Integration and Engineering to Pre-Sales and Post-Sales activities, from Head of Business Development in the EMEA area to the current responsibility of the innovation area and the Open Innovation project. He is currently involved in all the digital transformation issues and gathers the start-up ecosystem. He has followed and met with passion the issues of the Industry 4.0 since their rise in the technological landscape.
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