Stefano Pileri alla tavola rotonda “Internet del Futuro”

Convegno “Internet 50” – Auditorium CNR, Roma – 29 ottobre

Vi proponiamo qui l’abstract dell’intervento di Stefano Pileri, CEO di Italtel, oggi parte del gruppo internazionale Exprivia | Italtel, alla tavola rotonda “Internet del futuro”:

Sono orgoglioso di essere qui oggi per rappresentare un’azienda che ha dato un contributo importante allo sviluppo di Internet nel nostro Paese e che ancora ha molto da dire per costruire l’Internet del futuro.

In questi anni Italtel ha espresso competenze e capacità tecnologiche di primo piano lavorando ai piani di costruzione delle nuove reti a Banda Ultra Larga (BUL), sia nelle infrastrutture ottiche che nell’intelligenza di routing, che stanno permettendo all’Italia di recuperare il gap rispetto al resto d’Europa e salire sino al decimo posto del DESI per sviluppo della copertura BUL. Il completamento dei piani e la decisa ulteriore innovazione nelle nuove reti sono il tassello chiave per la piena digitalizzazione di interi settori come la sanità, le città, l’industria, l’energia, i media.

Oggi siamo impegnati nella progettazione delle nuove componenti del Core Network 5G e stiamo dando il nostro contributo nello sviluppo di diversi Use Case che renderanno possibili applicazioni realmente dirompenti in molteplici ambiti che vanno dall’automazione industriale alla fruizione dei contenuti video, alle applicazioni mission critical. Auspichiamo davvero un forte impulso nello sviluppo del 5G dove l’Italia, e l’Europa sono stati pionieri proprio negli Use Case applicativi abilitati dalle caratteristiche di velocità, latenza e densità di oggetti gestiti insite in tale tecnologia.

La prossima frontiera 2030 è quella delle reti 6G che metteranno i dati al centro di tutto. Saremo sempre connessi grazie a una intelligenza wireless onnipresente che raccoglierà, invierà nel cloud e gestirà una grande quantità di dati su di noi e sugli oggetti intelligenti. Interagiremo con molti Devices che supereranno il concetto degli attuali Smart Phones regalandoci un’esperienza davvero integrata con i nostri sensi. Intelligenza artificiale e machine learning saranno infine elementi costituenti di ciascun ambito applicativo automatizzandolo e regalando al genere umano l’opportunità di concentrarsi su funzioni ad alta creatività, controllo end to end e nuove scoperte nei più disparati contesti del sapere.

In questo scenario le reti del futuro saranno cloud native: completa automazione, fruizione di piattaforme e infrastrutture in modalità As a Service, condivisione di servizi.

Accanto alla grande e continua trasformazione delle infrastrutture fisse e mobili, in questi anni abbiamo assistito anche a una trasformazione profonda di Internet certamente meno rassicurante: la rete aperta, democratica, interoperabile, in grado di connetterci con il mondo che ha ispirato i suoi padri fondatori è diventata territorio di monopoli i quali hanno dimensioni e potere oggi preoccupanti e che, nel caso di ulteriore percorso in tale direzione, costituiranno freno all’innovazione, problemi per il libero mercato, minacce per il nostro libero arbitrio e per lo sviluppo futuro della Democrazia e nelle sue forme più partecipative.

Osserviamo, purtroppo, nella Internet dei giorni nostri, la presenza di atteggiamenti violenti, di progressivo ricorso alla mistificazione della realtà condotta con metodologie di comunicazione scientifiche, alla proliferazione di uno spazio informativo sommerso e invisibile ai motori di ricerca, ed infine alla continua, reiterata, sistematica mercificazione dei nostri dati personali che sovente ci trasformano in oggetti costituenti di insiemi statistici sviluppati a scopo di influenza commerciale e sociale.

Vogliamo davvero contribuire, invece, a disegnare una Internet del futuro diversa, che risponda a logiche nuove, sostenibili, inclusive. Una rete che metta al primo posto la sostenibilità ambientale e sociale, che sia attenta al consumo energetico e delle materie prime, che sia rispettosa delle persone e garante della privacy, che torni ad unire e includere.

Auspico che l’Europa, che su questi temi ha dimostrato forte sensibilità e si è data una regolamentazione chiara con il GDPR, possa essere protagonista di questa nuova stagione di Internet con i propri valori sociali e culturali.

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