Il cloud ibrido come leva strategica per la digitalizzazione del Paese

In un contesto globale sempre più digitale e interconnesso, la gestione e la protezione dei dati assumono un ruolo centrale per la competitività economica e la sicurezza nazionale. Mercoledì 14 maggio, durante la conferenza “I dati tra le nuvole”, tenutasi a Roma, Dario Lucatti, Chief Business Development Officer di Italtel, è intervenuto sottolineando l’importanza strategica del cloud ibrido nel processo di digitalizzazione dell’Italia.

Secondo Lucatti, in un contesto in cui la trasformazione tecnologica si intreccia con nuove sfide geopolitiche, il cloud ibrido può diventare il motore di una digitalizzazione sicura e collaborativa, a beneficio tanto delle imprese quanto della Pubblica Amministrazione, sia di grandi che di medie e piccole dimensioni.

Tuttavia, per esprimere pienamente questo potenziale è necessario un impegno congiunto pubblico-privato, che includa investimenti in infrastrutture, sviluppo di competenze e un quadro normativo abilitante.

Lucatti ha inoltre evidenziato l’importanza di un approccio equilibrato, che favorisca l’evoluzione di attori in grado di operare come veri e propri “Gate to Cloud”. Il cloud ibrido, infatti, può agire come un cancello verso l’innovazione, un punto di accesso strategico che permette l’adozione di tecnologie avanzate in modo graduale, controllato e sostenibile.

Un aspetto cruciale richiamato nel suo intervento è stato quello della sicurezza informatica, che non può più essere considerata un elemento separato, bensì una priorità trasversale che richiede monitoraggio costante, capacità di reazione continua e una visione a lungo termine, anche in ottica quantum-safe/secure.

L’intervento di Italtel ha offerto una chiara visione strategica sul ruolo che il cloud ibrido può giocare nella costruzione di un ecosistema digitale italiano moderno, resiliente e sicuro.